Lettera dell'On. Marco Rizzo al Presidente Commissione Difesa On. Luigi Ramponi in merito al riconoscimento di indennizzo ai prigionieri italiani

Egr. Presidente Commissione Difesa
On. Luigi Ramponi
sede


Egregio Presidente,
il dibattuto problema del riconoscimento di un indennizzo ai prigionieri militari italiani deportati nel corso della guerra '43/'45 nella Germania nazista e costretti in
condizioni disumane ai lavori forzati (poi soprannominati "i servi di Hitler") e finalmente da alcuni mesi all'attenzione del Parlamento italiano e precisamente all'attenzione della Commissione Difesa che Ella presiede.
Come risulta dagli atti la Commissione, in sede referente, ha già fissato il termine di presentazione degli emendamenti ad un testo unificato adottato dalla stessa
come testo base (AC 2240).
A nome della componente parlamentare che rappresento ed ai sensi dell'articolo 79, comma 5 del Reg. C.D. Le chiedo di intervenire presso li Governo al fine di fornire, in tempi brevi, dati e relazioni attendibili necessari ai fini dell'istruttoria legislativa considerato che, data l'età rmai avanzata degli aventi diritto all'indennizzo simbolico previsto dal testo in esame, ulteriori ritardi rischierebbero di pregiudicare le finalità stesse del provvedimento.
Quanto premesso con il vivo augurio della celere approvazione ai una legge che riguarda tanti nostri soldati che dal 1945 attendono ancora un attestato di riconoscimento dal loro Paese per tutte e sofferenze patite per essere rimasti fedeli ai giuramento. Gran parte dei loro compagni di prigionia sono già deceduti, i pochi rimasti sperano ancora di ottenere giustizia prima di morire.

Cordiali saluti
On. Marco Rizzo

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