27 gennaio 2003: Giornata della Memoria

L'Istituto di Storia Contemporanea "Pier Amato Perretta" in occasione della Giornata della Memoria, dedicata al "ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"

- riafferma la propria convinta partecipazione ad una ricorrenza che mette al centro dell'attenzione pubblica i funesti risultati del razzismo, del sopruso, della violenza, del totalitarismo e della guerra,

- conferma il proprio impegno di ricerca sulla deportazione, malgrado i ritardi storiografici e
le omissioni che si ripercuotono su un comune senso storico che sembra aver dimenticato il fenomeno della delazione e del collaborazionismo di quanti, anche italiani, favorirono la tragedia;
i quattro lager funzionanti nel nostro paese; quelli gestiti direttamente dall'Italia fascista nei Balcani; i crimini di guerra perpetrati in Etiopia.

- ricorda gli oltre 600.000 civili, militari italiani deportati e costretti a lavorare in condizioni di schiavitù, alla mercé di aguzzini, per la macchina bellica nazista e per le sue industrie

- commemora gli oltre 40.000 deportati italiani che hanno pagato con la morte per violenza,.sfinimento, malattia, il loro NO alla guerra e al fascismo.

Le centinaia di migliaia di deportati italiani ancora attendono, a circa 60 anni dai tragici avvenimenti, il riconoscimento delle loro sofferenze da parte del popolo tedesco, delle sue imprese e istituzioni.

Il loro sacrificio costituisce un monito per il presente, che intendiamo onorare dedicando la giornata del 27 gennaio 2003 alla raccolta delle loro testimonianze, nel solco di un lavoro ormai pluriennale di ricerca storica e di piena solidarietà.

L'Istituto di Storia Contemporanea "Pier Amato Perretta" di Como, si appella in questa giornata ai cittadini, agli organi d'informazione, agli uomini di cultura, alle istituzioni democratiche di questo paese perché sostengano con convinzione, anche nei giorni che seguiranno, la campagna per il risarcimento del lavoro coatto nella Germania nazista.

Questo nell'idea che solo un lavoro sulla memoria che rifugga dalla retorica o dalla episodicità, sia in grado di incidere sul presente e possa costituire una bussola per un orizzonte condiviso.

NOTA D'AGGIORNAMENTO SULLA CAMPAGNA PER IL RISARCIMENTO:
Informiamo che tutti gli ex internati che hanno ricevuto dall'OIM di Ginevra la lettera di rigetto della richiesta di indennizzo del lavoro coatto nella Germania nazista, che:
a partire da mercoledì 29 gennaio sarà disponibile presso il nostro Istituto il modulo per il ricorso, che potrà anche essere scaricato dal sito: www.isc-como.org

Valter Merazzi (Direttore)

Como 27 gennaio 2003

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