Lettera del direttore dell'Istituto Valter Merazzi al Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, in merito all'esenzioni totale dal pagamento del ticket sanitario concesso dalla Regione Lombardia agli ex deportati.

Egr. Dr. Borsani
Assessore alla Sanità
Regione Lombardia

In merito all'esenzione totale dal pagamento del ticket sanitario (con decorrenza 10 marzo 2003) concesso dalla Regione Lombardia agli ex deportati in possesso di riconoscimento (pensione-vitalizio), vorrei precisare che oltre 600.000 italiani militari e civili sono stati deportati a partire dall' 8 settembre 1943 nei territori del terzo reich. Solo ad una piccola percentuale di essi è stato riconosciuto il vitalizio (legge 791 per i deportati nei Kz), mentre la stragrande maggioranza non ha avuto, sino ad oggi. alcun riconoscimento. E' comunque in corso di discussione al parlamento italiano una proposta di legge per un indennizzo simbolico a tutti coloro che patirono mille sofferenze e privazioni nelle fabbriche e nei lager di Hitler.
Diversa la situazione dalla Germania: la maggioranza degli ex internati militari italiani è stata esclusa dal risarcimento previsto dalla Fondazione "Ricordo, Responsabilità e Futuro" per gli ex lavoratori forzati sotto il regime nazista, in quanto considerati, ingiustamente, prigionieri di guerra e quindi tutelati dai principi della Convenzione di Ginevra, convenzione che per i nostri deportati rimase totalmente carta straccia.
Le condizioni durissime di sopravvivenza e di sfruttamento lavorativo che dovettero subire hanno portato al decesso di circa 50.000 italiani morti per fame, freddo, malattie, oltre ad impiccagioni e fucilazioni.
Il nostro Istituto, in oltre tre anni di attività specifica sulla questione della deportazione in Germania, ha raccolto una vasta documentazione e ci sentiamo di affermare che basterebbe molto poco (ad esempio i dati del foglio matricolare) per dimostrare la "qualifica" di ex deportato e quindi per estendere l'esenzione totale del ticket sanitario anche a chi, stimiamo approssimativamente intomo alle poche migliala di persone in Lombardia, non rientra negli attuali benefici di legge.

Disponibile ad un incontro per chiarire ulteriormente i termini di questa complessa e triste vicenda,
le porgo

Cordiali salutic

Como, 10/03/03

Valter Merazzi
(II Direttore)


 

Risposta alla lettera di Valter Merazzi da parte di Lorenzo Petrovich

Al Direttore dell'Istituto
di storia contemporanea
Pier Amato Perretta
Via Brambilla, 39
22100-COMO


Oggetto: Esenzione totale dal pagamento dei ticket per gli ex deportati.

Con riferimento alla sua richiesta relativa all'oggetto, si precisa che nel riconoscere l'esenzione dal pagamento dei ticket farmaceutici agli aventi diritto, la Giunta Regionale della Lombardia ha fatto riferimento alla categorie già esenti per motivi di status dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica, prima dell'abolizione dei ticket ai sensi della legge 388/2000.
In particolare gli ex deportati in possesso di pensione vitalizia, sono stati assimilati agli invalidi di guerra con pensione diretta vitalizia esenti dal pagamento di ticket ai sensi dell'art.8 e. 16 ter della legge 24 dicembre 1993, n.537 e successive modificazioni.
L'istanza da Lei inviata verrà comunque portata all'attenzione dello specifico tavolo tecnico che verrà istituito ai sensi dell'art.23 della DGR 12287 del 4 marzo 2003, con lo scopo di definire un'ipotesi di contribuzione eventualmente modificata dalle attuali, al fine di garantire, se possibile, una più idonea tutela dei cittadini dell'area della fragilità sociale, nel rispetto delle compatibilita finanziarie del sistema.

Distinti saluti.
IL DIRIGENTE
DR. Lorenzo Petrovich

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