Istituto di Storia Contemporanea – Como
L'Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta è nato nel 1977 con lo scopo precipuo di conservare e valorizzare il patrimonio documentario relativo alla Resistenza e più in generale all'antifascismo nel comasco. Giusto Perretta, che ne fu il promotore, tra le tante cose che riuscì a recuperare (fondi documentali di Brigate e formazioni partigiane, archivi e documenti privati, pubblicazioni varie che costituirono il nucleo originario dell'attuale imponente Archivio dell'Istituto via via arricchitosi nel corso degli anni con nuove acquisizioni) riuscì anche a salvare le schede AMG e quelle dell'ANPI relative ai partigiani, che per le traversie logistiche di quest'ultima rischiavano la dispersione e forse la distruzione.
Su queste schede lavorò per la prima volta l'on. Francesca Lodolini pubblicando nel 1987 un volume dal titolo “Incontro con il mondo resistenziale comasco, attraverso una fonte inedita”. E quel lavoro pionieristico consentì una prima ricognizione della natura e delle dimensioni del fenomeno partigiano nella nostra provincia. Evidenziando limiti e ombre, la più evidente costituita dal ridotto numero di donne censite, frutto della concezione allora prevalente della Resistenza come fatto prettamente militare. L'altro limite è dato dall'assenza forzata dei tanti che in quella lotta sacrificarono la loro vita e la cui biografia non sempre si è riusciti a ricostruire per intero.
Quando, si spera tra breve tempo, avremo accesso alle schede compilate per il riconoscimento delle qualifiche partigiane della Lombardia, ora conservate presso l'Archivio di stato nel cosiddetto RICOMPART, avremo un quadro ancora più preciso e analitico delle forze partigiane comasche, comprendendo anche chi non compilò (per scelta o per impossibilità oggettiva) a suo tempo le schede dell'AMG, ma volle o poté avviare la richiesta di riconoscimento dell'attività partigiana.
Già oggi è possibile individuare circa cinquecento comaschi che parteciparono alla Resistenza inquadrati in altre formazioni operanti in diverse regioni italiane, le cui schede per il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani sono state inserite nel database del Ricompart accessibile al sito www.partigianiditalia.beniculturali.it/archivio.
Di lavoro da compiere ce n'è ancora parecchio, e quello che presentiamo vuole e può essere un buon punto di partenza, per uno studio analitico delle vicende della Lotta di Liberazione e dei suoi protagonisti.
Come Istituto di storia contemporanea siamo orgogliosi di essere riusciti a completare questo primo tassello che, come ha scritto Lauretta Minoretti, vuole essere un lavoro aperto al contributo degli utenti, studiosi e comuni cittadini.
Nell’archivio dell’Istituto di storia contemporanea “P.A.Perretta” sono conservate circa 4700 schede A.M.G. (Allied Military Government) provenienti dall‘Ufficio provinciale dell’Assistenza post-bellica, compilate nell’ estate del 1945 dalle persone che attivamente avevano partecipato al movimento di liberazione nazionale. Schede che, dopo la loro compilazione, erano state consegnate dal direttore dell’Ufficio, ing. Napoli, all’A.N.P.I.(Associazione nazionale partigiani italiani).
Nel 2014, grazie alla partecipazione al progetto “Carte che non dimenticano”, l’Istituto ha potuto contare sul contributo di alcuni studenti dell’Istituto “Jean Monnet” di Mariano Comense (Luca Azzini, Roman Baran, Luca Bottoli, Samuele Camnasio, Filippo Colombo, Alexandro Garaffa, Marcos Andres Ocampo Ocampo, Matteo Redaelli) coordinati dai professori Molteni e Pitorri che, con un impegno durato circa un anno, hanno provveduto alla digitalizzazione delle schede A.M.G. riferite al periodo 1943-1945.
In seguito le schede digitalizzate sono state inserite in un database da un gruppo di ricercatori formato da: Giulio Castelli, Carlo Galante, Lauretta Minoretti, Giulio Otto e Francesco Porro. Il risultato finale di questo lavoro è la banca dati del partigianato comasco, costituita da 4674 records, che si propone come strumento di riferimento per gli studiosi e più in generale per i cittadini interessati alle vicende della Resistenza.
Le informazioni contenute nelle schede possono essere raggruppate in tre categorie:
1. Dati biografici (dati anagrafici, nome di battaglia, luogo e indirizzo di residenza, titolo di studio, professione);
2. Esperienza militare (nelle forze armate prima dell'8 settembre, nelle varie forze della Rsi o tedesche dopo l'8 settembre);
3. Carriera partigiana (formazione di appartenenza - periodi, gradi e funzioni ricoperte, ferimenti, dati relativi prigionia o deportazione, decorazioni e, per i caduti, i dati relativi alla morte).
Oltre a fornire dati sui singoli partigiani, le numerose informazioni contenute nelle schede possono essere utilizzate per effettuare ricerche incrociate e diventare strumento per una analisi di matrice storico-sociologica del fenomeno resistenziale nella provincia di Como.
Il database del partigianato comasco vuole essere un progetto “open”, in grado di ampliarsi nel tempo con il contributo degli utenti, ai quali è dedicata una specifica casella di posta elettronica per l’integrazione dei dati presenti.
Si precisa che le schede individuali dei partigiani non possono essere pubblicate, nemmeno online, senza la preventiva autorizzazione dell'Istituto “P.A.Perretta” di Como.
N.B.: per segnalare una scheda mandare una mail all' indirizzo segnalazioni@isc-como.org indicando l' ID della scheda e una descrizione del problema.
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